Un tetto per Equosud

Il movimento reggino delle autoproduzioni equosolidali apre la nuova sede in città.

Sabato 11 Febbraio – Reggio Calabria, Via Sant’Anna II tronco 87 – 16:30

In tutti questi anni abbiamo scelto di non avere una casa.
Non perché pensassimo di non averne bisogno. In realtà, chiunque ha diritto ad abitare un luogo. Se non
abbiamo avuto una sede fissa, è solo perché l’intera Calabria è la nostra casa.
E poi perché le attività che svolgiamo sono talmente nomadi, che a volte ci manca il tempo di affondare le
radici.
Consorziare i produttori, distribuire i loro prodotti, accertarci che non siano il frutto di attività estrattive o
basate sullo sfruttamento del lavoro, incontrare i difensori dei beni comuni, partecipare alle lotte sociali e
ambientali: tutto ciò per noi significa Equosud. È un quotidiano lavorio meraviglioso, il nostro.
Ci permette di abbracciare persone e luoghi stupendi. Ma è anche molto intenso, frenetico, dispendioso
per le nostre energie.
Lo facciamo con entusiasmo e passione. Soprattutto agiamo e pensiamo con realismo e dignità.
Per questo motivo, non ci piacciono né le narrazioni vittimiste della Calabria né quelle trionfalistiche.
Non andiamo d’accordo con quegli intellettuali che individuano i mali della nostra terra in chissà quali cause
esterne, storiche, mitologiche. Riteniamo che questa rappresentazione serva solo a garantire la condizione
privilegiata di questi presunti soggetti illuminati.
Né tantomeno siamo disposti a subire le incudini e i martelli della mafia e dell’antimafia.
Lo stato di guerra in cui è mantenuta la Calabria, le presunte peculiarità di questa nostra terra, sono
spaventapasseri che garantiscono il sistema di potere che ci affama e devasta.
Grazie ai nostri Percorsi Resistenti, continueremo a camminare tra i boschi dell’Aspromonte, nella piana di
Gioia Tauro, sulle spiagge dei litorali jonici e tirrenici, nelle fiumare e tra i borghi grecanici, insieme a quanti
vorranno conoscere le storie orali dei paesaggi e dei volti di Calabria.
Grazie ai nostri produttori e produttrici, ai braccianti della Piana e a tutti i lavoratori continueremo
a sfidare la grande distribuzione, seminando dignità nel lavoro e portando in altre regioni del Paese
chiamato Italia la qualità immensa dei nostri beni.
Da oggi avremo pure una casa. Non sarà solo nostra: vogliamo che diventi la sede di tutte le donne e tutti
gli uomini che credono nella possibilità di coordinare i comitati e le associazioni e che non si limitano ad
annunciare che forse in futuro costruiranno un’altra Calabria.

Equosud